Come tutte le chiese del XII secolo, l'edificio è orientato verso est. La muratura è formata da conci squadrati di pietra calcarea bianca ricavata dalle cave di Mazzano e Virle in provincia di Brescia.[2] La facciata, molto semplice con elegante bifora e colonnine a gruccia, una porta a tutto sesto e finestrella a croce greca del timpano, è collocata a un livello inferiore rispetto al piano della chiesa. Quasi al livello del suolo un concio romano ritrae un vaso di edera affiancato da due code di delfini. Su fianco sud c'è un grande spazio, che doveva ospitare un cimitero, successivamente vi sorse la casa dell'eremita custode della Pieve. Ora è diventato il giardinetto interno dell'edificio. L'abside maggiore è decorata con motivi antropomorfi, geometrici e floreali. Le absidi minori sono senza decorazioni o rilievi. Il campanile attuale, che ha sostituito l'originale romanico che si ergeva a nord-est, ospita 3 campane in tonalità che hanno la particolarità di essere state elettrificate con il sistema a slancio, un po' insolito dato il contesto storico e religioso in cui si trova la Pieve, dove solitamente viene utilizzato il Sistema Ambrosiano. Sul fianco nord si apre la porta d'ingresso a tutto sesto con schiera in pietra di Botticino. La luce è diffusa in modo omogeneo dalle strette monofore. Le tre lunghe navate sono ritmate da due serie di otto archi a tutto sesto sorretti da colonne alternate a pilastri cruciformi. Le colonne hanno capitelli paleocristiani. Tra gli affreschi spicca il S. Pancrazio a cavallo, opera di un giovane Romanino (1527 ca) e una Sacra Conversazione di Callisto Piazza (1530 ca).
Nel periodo estivo ospita la Rassegna Corale Internazionale.
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